Sempre più persone, anche in Italia, si stanno approcciando ai prodotti a base di cannabis. Il loro avvicinamento è dato dai promettenti effetti terapeutici che questo prodotto offre.In particolar modo, sentiamo sempre più spesso parlare di CBD. L’interesse da parte della comunità scientifica per il potenziale terapeutico del CBD è sempre maggiore: è già stato utilizzato in diversi studi, per il trattamento di numerose problematiche di salute ed è oggi riconosciuto tra gli elementi principali della cosiddetta “Cannabis Terapeutica”. Ma cos’è realmente questo CBD e quali sono i suoi benefici? Cosa lo differenzia da quella che comunemente conosciamo come una sostanza psicotropa, ovvero il THC ?
La Canapa o Cannabis, pianta facente parte della famiglia delle Cannabaceae è da secoli utilizzata dalle popolazioni del mondo per i suoi diversi usi: da quelli più controversi, legati alle sue proprietà psicotrope a quelli terapeutici. Per capire il CBD, devi sapere che ci sono diverse molecole trovate nella pianta di cannabis. Queste molecole sono chiamate “fitocannabinoidi”. Il più noto di questi è il delta-9-tetraidrocannabinolo o THC, ricercato per il suo effetto psicoattivo. Accanto ad esso troviamo il cannabidiolo o CBD, il quale oltre a non essere psicoattivo, vanta numerose proprietà curative.
Come si ottiene il CBD
Si parte ricavando un estratto grezzo dalla pianta di canapa. Si tratta di cannabis con un basso contenuto di THC (sempre al di sotto dello 0,2% come previsto dai limiti di legge). In questo estratto ci sono tanti componenti della pianta, il CBD e quantità minori di altri cannabinoidi, clorofilla, cera, terpeni e tutto ciò che si può estrarre. Il prodotto nato dalla prima fase di estrazione, ha l’aspetto di una melassa scura e che conserva al suo interno tutto lo spettro di molecole della pianta di canapa.
Le fasi successive, riguardano la raffinazione, mirano al raggiungimento di un prodotto finale sempre più puro. Più il prodotto viene raffinato, più è probabile che rimanga la molecola specifica che si vuole valorizzare. Quanto più e raffinato il nostro prodotto, tanto più alta sarà la concentrazione di CBD presente. Superata la purezza dell’80% del CBD all’interno dell’estratto, questo inizierà a solidificare, ovvero a cristallizzarsi generando un nuovo prodotto. Il processo di raffinazione prosegue fino a eliminare tutto ciò che non sia cannabidiolo e ottenere un estratto finale puro al 99% e oltre: in pratica, con il cristallo abbiamo la molecola pura di cannabidiolo (CBD).
Ad oggi, al fine di poter beneficiare tutti dei suoi effetti, il Cbd possiamo trovarlo sotto diverse forme: olio, creme, capsule, cristalli, infusi e infine liquidi per le sigarette elettroniche. Per sfruttare pienamente gli effetti del CBD, è meglio mescolare questa molecola con liquidi ad alto contenuto di grassi come l’olio.
Differenze tra CBD e THC
CBD:
- Non psicoattivo: non provoca alterazione nei consumatori.
- Nessun effetto collaterale noto.
- Aiuta a contrastare gli effetti psicoattivi del THC.
- Non crea dipendenza.
- È legale nella maggior parte dei Paesi.
THC:
- Psicoattivo: provoca alterazione nei consumatori.
- Genera effetti collaterali come paranoia e ansia.
- Gli effetti sono paragonabili ad una psicosi.
- Crea dipendenza
- È illegale nella maggior parte dei Paesi.
Benefici del CBD
E’ un antiossidante ed agisce come ottimo antifiammatorio,è in grado di regolare le ghiandole sebacee e risolvere i problemi alla pelle.
Il consumo, consente di sedare ogni tipo di dolore (da quelli mestruali al mal di testa comune, ai sensi di nausea). In generale, il cannabidiolo regala un diffuso senso di benessere. Tra i benefici più apprezzati dai consumatori, vi è sicuramente la capacità di contrastare l’insonnia, donando relax e alleviando lo stress e l’ansia.
E’ un utile alleato per tenere sottocontrollo problemi medici cronici come: diabete,arterosclerosi e malattie cardiovascolari, distonia e altri problemi muscolari, disturbi post-traumatici da stress, epilessia, schizofrenia, disturbi neurologici in generale, artrite reumatoide, depressione, disturbo ossessivo compulsivo e molto altro. Insomma, siamo davanti a una sostanza veramente preziosa per la salute.
Il CBD non è una droga
Per concludere,vorremmo fare ulteriore chiarezza: per cannabis light si intendono tutti quei preparati in cui le concentrazioni di THC – cioè la sostanza responsabile dell’effetto psicotropo – sono comprese tra lo 0,2% e lo 0,6%. La differenza fra cannabis e cannabis light consiste nel fatto che Il THC è responsabile dell’effetto farmacologico, mentre il CBD ne tampona l’azione psicotropa. Essa viene definita light proprio in virtù della bassa concentrazione di THC se comparata a quella presente nella cannabis acquistata illegalmente o alla cannabis venduta in farmacia e destinata a uso medico. Tutto ciò per sfatare alcuni falsi miti, consapevolizzare e informare le persone, che esistono metodi alternativi per l’utilizzo della marijuana. I benefici del CBD esistono e sono verificati, non crea dipendenza e non ha controindicazioni rilevanti.