Il termine “fibromialgia” significa dolore (algos) proveniente dai muscoli (myo) e dai tessuti fibrosi (fibro), come tendini e legamenti. Alcuni studi dimostrano come il CBD per la fibromialgia possa essere uno strumento utile. Al momento, non esiste una cura per la fibromialgia, ma sono disponibili diverse opzioni terapeutiche che consentono di controllare ed alleviare i sintomi. I farmaci che vengono generalmente consigliati sono spesso antidepressivi e antidolorifici, che alleviano temporaneamente questa condizione, uniti all’attività motoria consogliata. Ogni paziente affetto dalla sindrome fibromialgica è un caso diverso dall’altro. Per questo motivo molte persone afflitte da questa sindrome iniziano a cercare cure alternative, scoraggiate dai scarsi risultati dei farmaci prescritti dal proprio medico.
La situazione in Italia
La fibromialgia, fino a poco tempo fa, era considerata una malattia “invisibile” a causa dell’impossibilità di diagnosticarla con esami strumentali specifici. Nel febbraio del 2018 la Regione Emilia-Romagna è stata il primo ente pubblico a creare un ampio documento per la diagnosi ed il trattamento della patologia spiegando che:
“Verso il futuro lo sguardo che il gruppo di lavoro vuole proporre con il documento è rivolto a promuovere e incentivare la ricerca, in particolare sui cannabinoidi e sulle interazioni con l’alimentazione; unico modo concreto per rispondere adeguatamente ai bisogni dei pazienti, contrastando l’estrema proliferazione di fantomatiche cure che danneggiano la salute e il portafoglio delle persone con fibromialgia”.
Come si comporta la fibromialgia
La fibromialgia è quindi una malattia reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, sa caratterizza per la presenza di:
- dolore cronico e diffuso;
- aumento della tensione muscolare;
- rigidità in numerose sedi dell’apparato locomotore.
Oltre allo stato di iperalgesia, molti pazienti presentano una serie di altri sintomi, che include:
- Astenia (affaticamento cronico e stanchezza debilitante);
- Disturbi dell’umore e del sonno;
- Sindrome del colon irritabile.
Cause della fibromialgia
Le cause che inducono la fibromialgia non sono ancora state completamente definite, ma è molto probabile che il disturbo abbia una genesi multifattoriale. In quasi tutti i casi, può essere individuato comunque un evento scatenante correlato all’esordio della malattia.
- Stress fisico e/o emotivo ( causato anche da traumi fisici o post operatori)
- Disequilibrio ormonale ( dato dalla perturbazione del sistema endocrino)
- Alterazioni del livello dei neurotrasmettitori ( induce ad un’errata interpretazione degli stimoli dolorosi)
- Infezioni
- Predisposizione genetica
I ricercatori ritengono che la fibromialgia amplifichi le sensazioni dolorose o ne riduca l’inibizione, influenzando il modo in cui il cervello elabora i segnali di dolore. Vi sono diversi fattori che acuiscono i sintomi sopra citati; ad esempio la mancanza di sonno, il fumo, essere in sovrappeso e lo stress.
Come agisce il CBD nel nostro corpo
I cannabinoidi sono composti chimici presenti nella pianta di cannabis, e interagiscono col sistema endocannabinoide, che regola diversi processi del corpo umano.Cannabis e canapa sono le uniche fonti naturali esterne note di cannabinoidi, e attivano questo sistema dentro di noi. I cannabinoidi si legano a questi recettori, che a loro volta attivano il sistema endocannabinoide. Questi recettori si trovano in tutto il corpo – praticamente ovunque arrivi il sistema nervoso centrale, compreso il cervello.Si pensa che molti di questi processi sono coinvolti con i sintomi della fibromialgia.
I due principali recettori di cannabinoidi presenti nel sistema endocannabinoide sono i CB1 e i CB2.
I recettori CB1 si trovano soprattutto a livello del sistema nervoso centrale.Si pensa che questi recettori possano influenzare la memoria, l’umore, il sonno, l’appetito, e la percezione del dolore. Pertanto, essi sono implicati nel trattamento di condizioni come dolore cronico e depressione.
I recettori CB2 li incontriamo principalmente sul sistema periferico.La principale funzione dei recettori CB2 sembra essere quella di aiutare a controllare l’infiammazione. Quando la naturale risposta endocannabinoide è completata dai cannabinoidi esterni, può ridurre notevolmente la gravità dell’infiammazione, nota per essere alla base di molte condizioni.
CBD per la fibromialgia
Ci sono diversi studi che hanno dimostrato che il CBD riduce il dolore cronico, come quello causato dalla fibromialgia. In uno studio sui dolori articolari, è stato dimostrato che esiste una relazione tra il CBD e l’ECS, che dimostrerebbe le proprietà analgesiche del CBD. Inoltre è efficace nell’alleviare l’ansia, la depressione e altri problemi neurologici.
Gli endocannabinoidi sono i neuro-modulatori che controllano il modo in cui percepiamo il dolore. Quando il vostro corpo non ha abbastanza endocannabinoidi il sistema endocannabinoide non funzionerà correttamente nel mantenere l’equilibrio del corpo. Questo è il motivo per cui gli individui che soffrono di fibromialgia sperimentano livelli di dolore superiori al normale.Non è una coincidenza che la fibromialgia sia causata da una disregolazione o da una carenza di endocannabinoidi.
E’ stato anche dimostrato che i cannabinoidi possiedono effetti antinfiammatori e di bloccaggio della dopamina, il che può aiutare nella regolazione del sonno, dell’umore e della capacità di apprendimento, fattori che sono solitamente alterati dalla fibromialgia.
Effetti del CBD sulla fibromialgia
Le persone che usano CBD per trattare la fibromialgia hanno riportato i seguenti benefici:
- riduzione del dolore
- diminuzione dell’utilizzo di antidolorifici tradizionali
- minore infiammazione
- miglioramento dell’umore
- aumento della qualità del sonno
La fibromialgia è una patologia a lungo termine e coinvolge diversi aspetti, tra cui la dieta e le scelte di vita. Pertanto, i trattamenti devono coinvolgere le abitudini quotidiane.I farmaci che si sono rivelati efficaci, sono quelli che agiscono a livello del sistema nervoso centrale. Trattandosi di un’ alternativa naturale (non contenendo sostanze chimiche), l’olio di CBD risulta essere una soluzione più sana e sicura.